Accompagnarli attraverso la sfida educativa dell’integrazione sociale

Il lavoro di accompagnamento dei minori nel JSN avviene attraverso la sfida educativa di percorsi di integrazione sociale.

Lo sguardo dalle periferie urbane e/o umane interpella il modo di procedere nel lavoro sociale: quale ruolo, come accompagnare, come farsi “prossimo“ a chi vive nei quartieri o nei gruppi sociali più emarginati e stigmatizzati?

Le domande dei giovani e la cura della relazione

Il JSN affronta le domande di fondo dei più giovani: «Quanto credi in me? Quanto valore ho per te? Quale fiducia mi dai? Dimostramelo!».

Provare a spogliarsi del “ruolo” per vivere un’autentica esperienza di vicinanza e prossimità e l’accettazione dell’altro sono le condizioni per entrare in dialogo con loro.

La relazione e la cura della relazione diventano allora centrali. L’operatore/educatore impara a percepirsi non come un controllore, ma come un adulto interessato ad entrare in relazione profonda con i ragazzi, per condividerne interessi, giochi, passioni, aiutandoli ad “abitare le domande“, arricchendo insieme gli “spazi vuoti”.

Riscoprire il senso della comunità

Gli enti del JSN utilizzano tale strategia educativa anche per aiutare i minori a riscoprire il senso di comunità, così che queste aiutino ciascuno/a a vivere da protagonista valorizzando i propri talenti. Il lavoro di rete si sviluppa poi come una serie di percorsi di connessione tra le associazioni, il territorio, le agenzie educative, le istituzioni, per cercare maggiore creatività operativa e per tentare di “organizzare” la speranza.