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JSN Detenzione Roma. La giustizia dell’incontro, del dialogo, della comunità

Roma. La giustizia dell’incontro, del dialogo, della comunità

IX Assemblea Annuale Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: “La Giustizia dell’Incontro, del Dialogo, della Comunità” (17 – 18 giugno 2016)

Per creare un luogo di riflessione condivisa
Nel nostro Paese si comincia a parlare seriamente di “pene di Comunità” proprio in un momento in cui la società è più che mai fragile, arrabbiata, divisa, in cui si respira poca aria di Comunità e tanto fastidio sociale per l’Altro, l’immigrato, il detenuto. Ma proprio questo clima, in fondo ostile a un’idea di Giustizia che abbia il volto girato verso la società piuttosto che verso il carcere, chiama in causa il Volontariato, la sua capacità di informare e sensibilizzare il mondo “libero”, il suo ruolo di accompagnamento delle persone detenute in un percorso che veda come centrali le misure di comunità.
Questo è un periodo difficile, in cui da una parte bisogna essere proiettati davvero verso l’esterno, accettando la sfida di contribuire a trasformare una Comunità respingente in una Comunità accogliente, ma dall’altro bisogna “presidiare” le carceri, esservi presenti in modo innovativo, contribuire a ripensare la vita detentiva, in un momento in cui è forte il rischio di un “ritorno all’antico”.
Scarica la scheda di iscrizione e inviala a info@volontariatogiustizia.it

Venerdì 17 giugno: 10.00 – 17.30 Museo Criminologico – Via del Gonfalone , 29

Introduce Ornella Favero, giornalista, presidente C.N.V.G, direttrice di Ristretti Orizzonti
Interventi di:
 Santi Consolo, Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
 Francesco Cascini, Capo Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità
E’ stato invitato il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando

Capitolo primo: Preparare alla Giustizia di Comunità già da dentro al carcere
Dal carcere che crea vittime ai percorsi di assunzione di responsabilità
Il ruolo del Volontariato nella mediazione dei conflitti che nascono spesso dal mancato rispetto della dignità delle persone detenute. La responsabilizzazione affidata a strumenti nuovi come la rappresentanza dei detenuti
 Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale

Insegnare ad essere “adulti credibili”
Scrive Eraldo Affinati: “Ci sono ancora adulti credibili. Persone che reagiscono non solo all’offesa o all’ingiustizia che li colpisce personalmente, ma anche a quella che non li riguarda direttamente”. Ma si può insegnare a diventare non “adulti obbedienti” ma “adulti credibili” a chi non ha saputo esserlo?
 Don Ettore Cannavera, che gestisce la Comunità La Collina ed è stato per anni cappellano del Minorile di Cagliari, dialoga con Eraldo Affinati, scrittore e fondatore della Penny Wirton, una scuola gratuita di lingua italiana per gli immigrati, il suo ultimo romanzo è “L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani”

“Curare” con la cultura
Parliamo di passioni e sentimenti. Come sostituire le passioni tristi che sono alla base di tante storie di delinquenza con passioni che in qualche modo danno sostanza alla vita
 Dacia Maraini, una delle più importanti scrittrici italiane, ha fatto già negli anni 70 inchieste sulle carceri, da cui è nato il romanzo “Memorie di una ladra”, il suo primo testo teatrale si chiama “Manifesto dal carcere”, l’ultima sua opera è “La bambina e il sognatore”, storia di un maestro che con la seduzione delle storie, motore del suo insegnamento, accende la fantasia dei ragazzi e li porta a ragionare come e meglio dei grandi

Spegnere l’interruttore della rabbia
Un Paese che ha conosciuto il terrorismo e lo stragismo deve saper usare la sua storia per non cadere nella “trappola” di fare del rischio “radicalizzazione” dei detenuti una eterna emergenza
 Stefano Allievi, sociologo, direttore del Master sull’Islam in Europa dell’Università di Padova, autore, tra l’altro, di Le trappole dell’immaginario: islam e occidente, e Islam italiano: viaggio nella seconda religione del paese, dialoga con Alessio Scandurra, coordinatore dell’Osservatorio sulle condizioni di detenzione di Antigone
Coordina Susanna Marietti, coordinatrice nazionale Associazione Antigone

Capitolo secondo: Mettere alla prova e mettersi alla prova nella Comunità

Raccontare per ricucire
Portare fuori dal carcere i racconti di pezzi di vite è l’unica strada per spuntare le armi al “fastidio sociale” che tanto più cresce, quanto più si rafforza la distanza fra “gli assolutamente buoni e i totalmente cattivi”
 Duccio Demetrio, già professore ordinario di Filosofia dell’educazione e di Teorie e pratiche della narrazione, è ora direttore scientifico della Libera università dell’Autobiografia di Anghiari, è autore, tra l’altro, di “Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé”.

La messa alla prova che costringe le associazioni di Volontariato a rimettersi in gioco
La messa alla prova per i minori funziona da anni, ma gli adulti faticano ad accettare l’idea di una misura, che li costringe a ripensarsi e a rimettere in discussione le loro certezze
 Michele Passione, avvocato, componente del Tavolo 13 degli Stati generali, dedicato alla
mediazione penale

Imparare da una Giustizia che mette al centro non il fatto, ma il ragazzo
Sostiene Cristina Maggia, Procuratore presso il Tribunale per i minorenni: “Educare alla responsabilità non è unilaterale, non è esercitare un potere ma è mettersi in relazione e narrare con autenticità anche i nostri limiti ed i nostri errori”. E proprio chi opera con i minorenni ci può insegnare come occuparci delle persone e della Comunità, invece che esclusivamente del reato.
 Cristina Maggia, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Genova, membro del Tavolo 5 degli Stati Generali “Minorenni autori di reato”

Quando le vittime ci mostrano come uscire dalla “dipendenza dall’odio”
 Agnese Moro e le domande crudeli degli studenti “Lui ha tolto la vita a un essere umano, come può pretendere ora di vivere la sua da uomo libero?”

La Comunità alla prova più difficile: cancellare le pene senza speranza
 Dialogo tra Carmelo Musumeci, ergastolano, e Andrea Pugiotto, costituzionalista, autori insieme del libro Ergastolani senza scampo

Coordina Ornella Favero, giornalista, presidente C.N.V.G, direttrice di Ristretti Orizzonti
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Sabato 18 giugno: 09.00 – 12.30 SPES Centro servizi volontariato – via Liberiana 17

Capitolo terzo: Non avere paura delle sconfitte

Educare al valore della sconfitta
Proponiamo un esperimento di rieducazione: I detenuti adulti si raccontano ai minori per smontare il mito dell’eroe negativo e imparare a fare i conti con le parole “fallimento e sconfitta”. Ma fallimenti e sconfitte non li accettiamo facilmente neanche noi volontari, quando ci nascondiamo dietro le statistiche sulla recidiva.
 Edoardo Albinati, scrittore e insegnante di Lettere in carcere, è autore, tra l’altro, di Maggio selvaggio, il racconto di un anno di insegnamento a Rebibbia
Coordina Carla Chiappini, giornalista, direttrice di Sosta Forzata

Capitolo quarto: Il Volontariato a scuola di Giustizia riparativa

Vittime e famigliari di detenuti: una associazione impossibile?
 Claudia Francardi, vedova di un carabiniere ucciso da un ragazzo durante un controllo nei pressi di un rave party, e Irene Sisi, mamma del ragazzo che ha ucciso, raccontano la difficile sfida di non rinchiudersi in una associazione di sole vittime di reati

Imparare a usare gli strumenti della Giustizia riparativa nella quotidianità del Volontariato
 Elio Lo Cascio, sociologo e mediatore penale, ascolterà alcune esperienze di Giustizia riparativa portate avanti anche con la collaborazione del Volontariato e guiderà le associazioni a un approfondimento su questi temi

Coordina Ornella Favero, giornalista, presidente C.N.V.G, direttrice di Ristretti Orizzonti

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