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JSN Detenzione Più sicurezza, più gratuità, meno carcere

Più sicurezza, più gratuità, meno carcere

Sesta Opera San Fedele

Dignitas, in collaborazione con Sesta Opera, organizza un convegno aperto al pubblico dal titolo: Più Sicurezza, Più Gratuità, Meno Carcere: proposte giuridiche e operative per le Istituzioni

Nel 90° anniversario della fondazione la Sesta Opera vuole festeggiare con un’iniziativa che intende formulare concrete proposte operative alle Istituzioni sul tema.
Il convegno si svolgerà il 23 novembre, con la mattinata dedicata agli interventi ed il pomeriggio ad una tavola rotonda mirata ad individuare proposte concrete.

L’evento è anche l’occasione per aprire on line un dibattito sugli argomenti  “meno carcere”, “sicurezza” e “gratuità”, come stimolo e opportunità per una maggiore presenza del volontariato. Il sito di Dignitas accoglie  i contributi di tutti coloro che hanno voluto partecipare al confronto attraverso documentazione, articoli, testimonianze.

Il Manifesto realizzato come proposta del Convegno descrive obiettivi e motivazioni, collocando il ruolo del volontariato come interlocutore centrale in un processo condiviso di costruzione di percorsi alternativi all’emergenza e non solo di “sostituzione”:

Per la maggior parte degli italiani di qualsiasi schieramento politico il carcere viene considerato il pilastro della sicurezza sociale, perché prevale la convinzione che, una volta incarcerato l’autore di un qualsiasi reato, la società sia “al sicuro”. Ma è una percezione errata, infatti le statistiche dimostrano che la recidiva di chi è condannato e sconta la pena in misura alternativa alla detenzione è decisamente più bassa rispetto a quella di chi ha scontato tutta la condanna in carcere.
Un’altra percezione largamente diffusa è che la pena alternativa al carcere sia un modo per evitare la condanna. Questa convinzione porta i più ad essere immediatamente contrari a questo tipo di pena, nella convinzione che solo il carcere assicuri i colpevoli alla giustizia. Gli effetti di queste errate convinzioni si sono visti anche recentemente addirittura presso esponenti dello stesso Parlamento.

Il Convegno si propone di individuare le opportunità d’intervento, anche alla luce del Decreto legge n. 78/2013, in queste e altre questioni indicando nel contempo alla classe politica una serie di proposte sia operative che legislative nate da una esperienza pluriennale sul campo. Entrerà quindi nel vivo della drammatica situazione in cui versa il mondo della penalità: da una parte le condanne europee per trattamento inumano o in relazione all’ergastolo, dall’altra le conseguenze di una crisi economica senza precedenti che si abbatte primariamente su coloro che sono più ai margini della nostra società.
Rielaborando questa materia da un punto di vista diverso da quello politico, giuridico o istituzionale il convegno si propone di andare oltre, per evidenziare i diversi supporti che il volontariato è in grado di fornire alle istituzioni. Un volontario con profilo corrispondente al bisogno e sostenuto da una robusta e specifica formazione è in grado oggi, e lo sarà ancor più in futuro, visti i tagli progressivi di personale del Ministero di Giustizia, di accompagnare le singole persone impegnate in un percorso di reinserimento sociale personalizzato, a costi decisamente inferiori a quelli istituzionali.

Avendo a cuore primariamente la dignità della persona, è inoltre soggetto privilegiato nel rendersi conto in concreto di ciò che non va negli attuali regolamenti e leggi dello Stato e nell’indicare percorsi virtuosi in vista di una vera sicurezza sociale che può solo nascere da una piena collaborazione tra società civile e Istituzioni. Nel Convegno sarà quindi analizzato in che modi può operare, con quali forme, competenze e finalità.

A partire quindi da una valutazione dei nuovi spazi di collaborazione che oggi si aprono al volontariato nel campo della penalità nel senso più ampio, e continuando il processo iniziato con l’incontro del 25 luglio a Palazzo Marini a Roma, organizzato da Seac e CNV, questo Convegno, attraverso momenti di dialogo, confronto, riflessione, proposte e verifiche con gli operatori della Giustizia, del mondo penitenziario e politico, intende arrivare a una condivisione di scelte operative suffragate dalla esperienza e dalle migliori prassi. L’operatività di questa nuova collaborazione, richiede da parte delle Istituzioni il riconoscimento delle competenze, della autonomia e, al tempo stesso, del livello paritario che il volontariato è in grado di esprimere sui ‘tavoli’ che decidono.

In sintesi, il Convegno vuole essere l’occasione per mettere a sistema le migliori riflessioni e proposte alle Istituzioni da parte del mondo del volontariato intorno agli argomenti “sicurezza” “gratuità” e “meno carcere” come stimolo per una maggiore efficienza del sistema penale.

Programma, manifesto e documentazione a supporto del convegno sono disponibili sul sito di Dignitas

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