Gesuiti
Jesuit Social Network
Rete delle attività sociali promosse dalla Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti

Centro Astalli – Catania

JSN La nostra rete Centro Astalli – Catania
Denominazione

Centro Astalli – Catania

Indirizzo

Via Tezzano, 71, 95131 Catania, CT, Italia

Telefono

+39 095 535064

Email

astallict@virgilio.it

L’Associazione Centro Astalli per l’assistenza agli immigrati – Catania è attiva dal 1999 e vede ogni anno accedere ai propri servizi  uomini e donne in fuga da guerre e persecuzioni, spesso vittime di tortura, che arrivano  dopo viaggi al limite della realtà.

Lo spirito è quello del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Jesuit Refugee Service JRS): accompagnare, servire e difendere i diritti dei rifugiati e degli sfollati di tutto il mondo.

In questi anni il Centro ha fornito diversi servizi.

Front office

Al Front office si danno  informazioni su tutti i servizi presenti in città:  dove si deve andare per ottenere il tesserino sanitario STP (straniero temporaneamente presente) se non si ha alcun permesso, dove per il rilascio della tessera sanitaria e per la scelta del medico, come  accedere al centro di  psichiatria transculturale, quali sono gli orari e le ubicazioni delle  mense,  dove si distribuiscono vestiti, dove ci si deve iscrivere per usufruire dei posti letto, dove si fanno corsi professionalizzanti .

Inoltre, grazie alla disponibilità offerta dal Centro Astalli a ricevere la posta e grazie all’accompagnamento di un avvocato all’Ufficio immigrazione dell’Anagrafe, si può ottenere l’iscrizione anagrafica anche se ancora senza domicilio.

Oltre alle indispensabili informazioni fornite dal front-office, sono molti i servizi che ogni giorno vengono offerti nella sede del Centro Astalli ad un’utenza numerosa.

Sportello legale

Particolarmente frequentato è lo Sportello legale, attivo nella difesa dei diritti dei richiedenti asilo, ‘diniegati’ e ‘msna’. Ovviamente molte difficoltà si stanno incontrando per la procedura di conversione della protezione umanitaria in considerazione della grave, endemica carenza di posti di lavoro e della tempistica della Questura di Catania.

Ambulatorio medico

Si registra anche un alto numero di accessi all’Ambulatorio medico che, oltre a fornire visite di medicina generale e fare medicazioni, distribuisce gratuitamente i farmaci.

Grazie a un protocollo d’intesa con la LILA è possibile anche effettuare test HIV – epatite C e test di gravidanza. Le future mamme vengono indirizzate alla Croce Rossa e al Centro aiuto alla vita che aiutano le migranti entro la 12° settimana di gravidanza e le  neo – mamme fornendo loro pannolini, omogeneizzati, corredini e aiuto economico per 18 mesi. Chi necessita di cure dentistiche o prestazioni specialistiche viene indirizzato ad un ambulatorio del Rotary club.

Scuola d’italiano

L’apprendimento della lingua italiana rimane una necessità essenziale nel percorso d’integrazione: i corsi di alfabetizzazione della Scuola d’Italiano sono stati ulteriormente diversificati e spesso prevedono un accompagnamento ad personam.

Grazie ad un protocollo d’intesa con l’Università degli Studi di Catania di grande aiuto è il costante supporto che ci viene dato da ragazze/i che svolgono tirocini curriculari. Sono stati avviati con successo anche un corso di Cucito ed uno di informatica – base.

Doposcuola

È attivo un servizio di doposcuola per i bambini delle elementari e delle medie che, spesso arrivati col ricongiungimento familiare e inseriti ad anno scolastico iniziato, incontrano enormi difficoltà nel fare i compiti. Con la collaborazione della Caritas è stata data ai bimbi la possibilità di andare a mare durante tutto il periodo estivo e di partecipare a svariati laboratori creativi.

Carcere

Prosegue  sempre con maggiore impegno, l’assistenza ai detenuti stranieri nella Casa circondariale “Piazza Lanza”, nell’Istituto Minorile di Bicocca e nel Carcere di Alta Sicurezza di Bicocca: i volontari si occupano dei contatti con i legali, con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna  e con i familiari lontani e si fanno portavoce delle istanze dei detenuti presso l’Amministrazione penitenziaria. Al momento della  scarcerazione facilitano il rimpatrio volontario assistito o il reinserimento lavorativo laddove possibile. L’attività principale è il “banco vestiario” che va rifornito frequentemente per il continuo avvicendamento dei detenuti migranti spesso privi delle cose più elementari.  Un’ attività molto utile in carcere è la biblioteca (continuamente rifornita di libri in inglese, francese, spagnolo e ovviamente di Corano in lingua araba e Bibbie in inglese e francese) e il gruppo di lettura. Grazie ad un’ottima collaborazione con l’Imam, si forniscono ai detenuti di fede islamica i calendari con gli orari delle preghiere e durante il mese di Ramadam i cibi tipici concessi dall’Amministrazione Penitenziaria.

Un protocollo d’intesa  con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna consente ai detenuti stranieri di effettuare l’affidamento in prova o la messa alla prova presso il  Centro.

Rete del rifugiato

Prezioso è il lavoro di rete con molte associazioni che si occupano di migranti: Comunità S. Egidio, Migrantes, Caritas, Vincenziani, Emergency, Save the children, Medici senza frontiere, Lila, Penelope, Thamaia, Oim, Oxfam, Arci, Chiesa Valdese, Movimento dei focolari, Pax Christi, Croce Rossa, Comunità Islamica e altre con le quali  si organizzano  partecipatissime Giornate Mondiali del Rifugiato e ci si riunisce per coordinare i servizi curandone la complementarietà: è nato un clima di ascolto reciproco e di fiducia che ha creato sinergie e processi, nella consapevolezza che è ormai  fondamentale dare segnali forti di coesione e accoglienza per contrastare razzismo ed esclusione.

Insieme possiamo ciò che da soli è impossibile!

Sportello del lavoro

Infine è molto affollato lo Sportello del lavoro, primaria esigenza di tutti i migranti. A breve nascerà uno sportello informativo del lavoro tenuto dalla CGIL per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato.

*In collaborazione con  l’associazione Thamaia è attivo uno Sportello settimanale per le donne vittime di tratta e violenza domestica con l’aiuto di un’avvocata e una mediatrice culturale ed è appena stato creato un tavolo – antitratta in Prefettura.

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