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Jesuit Social Network
Rete delle attività sociali promosse dalla Provincia Euro-Mediterranea dei gesuiti
JSN rete JSN 2004-2024: “Iniziatori di un nuovo futuro per noi e per gli altri”

2004-2024: “Iniziatori di un nuovo futuro per noi e per gli altri”

UDIENZA DAL PAPA IN OCCASIONE DEI 20 ANNI DI VITA DEL JSN

Lunedì 25 marzo 2024 nella Sala Clementina in Vaticano una delegazione di tutte le organizzazioni aderenti al Jesuit Social Network è stata ricevuta in udienza da Papa Francesco in occasione dell’anniversario dei 20 anni dalla sua costituzione avvenuta nel 2004 per iniziativa di 4 ‘opere’ della Compagnia di Gesù: Fondazione Villa S. Ignazio di Trento, Centro Astalli di Roma, Ente di Formazione Aquas di Napoli e Comunità Emmanuel di Lecce.

Nel saluto iniziale la presidente Paola Piazzi ha ricordato come da quel piccolo nucleo iniziale, la rete sia cresciuta fino a raggruppare attualmente una quarantina di enti impegnati in 8 ambiti di azione nel sociale: immigrazione – minori – famiglia – detenzione – disagio sociale – povertà urbane – cooperazione internazionale – cultura e formazione.

Ha richiamato quindi il tema che accompagnerà la riflessione durante tutto l’anno in corso: “Iniziatori di un nuovo futuro per noi e per gli altri” con riferimento alle due piste su cui il JSN è impegnato a dare il proprio sostegno ai più fragili, temi molto cari anche a Papa Francesco:

  • la cura del Creato in tutte le sue dimensioni
  • il superamento di ogni conflitto tra i popoli

Infine sono stati offerti al Papa due doni da parte del JSN:

una creazione artistica intitolata “interdipendenti” in cui una figura in ferro stilizzata tende il braccio a sollevarne un’altra (entrambe le figure sono realizzate con ferle, chiodi molto simili a quelli con cui Gesù è stato crocefisso);

l’altra raffigurante una mano in cui le dita sono protese verso la speranza di una umanità salvata.

La presidente ha sottolineato come in entrambe sia protagonista la mano quale strumento concreto con cui nelle organizzazioni della rete JSN si cerca di aiutare e sostenere le persone accolte, ma che racchiude in sé anche l’immagine, per dirla con il Papa, della tenera e misericordiosa carezza di Dio.

Nel suo discorso di saluto, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di “carezzare le paure degli altri”, in particolare dei migranti e dei più fragili, per dare loro sicurezza. Ha quindi richiamato 4 azioni fondamentali nella cura dell’altra persona: accogliere, proteggere, promuovere ed integrare, racchiuse nel gesto dell’accarezzare. Ha poi concluso il suo saluto dicendo che questo è l’unico momento in cui si può guardare l’altra persona dall’alto in basso, solo nel momento in cui si tende la mano per rialzarla.

Al termine dell’udienza c’è stato un breve incontro con il card. Michael Czerny, prefetto del Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Compito del Dicastero, ha detto, è quello di individuare e promuovere il superamento degli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo umano, ostacoli diversi a seconda dei territori e non riguardanti solo le fasce più povere della popolazione. Alla domanda su quali sfide vedesse più urgenti, ha replicato che non c’è una sola risposta, ma tante derivanti da un costante e profondo atteggiamento di ascolto dei bisogni delle persone.

Alla conclusione leggiamo insieme la preghiera delle 5 dita di Papa Francesco (in fondo al testo di Paola Piazzi), come segno di attenzione e cura per i doni ricevuti nei 20 anni e come augurio per il servizio futuro.

il JSN incontra Papa Francesco nella Sala Clementina, si presenta, e riceve la sua benedizione! Al termine incontra il card. Czerny
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